LA VITA
Antonio Pennacchi nasce a Bettona, Diocesi di Assisi, il 27 gennaio 1782 da una famiglia molto cristiana. Il padre è medico e la madre casalinga. A diciotto anni si trasferisce ad Assisi per frequentare gli studi teologici e prepararsi al sacerdozio. È ordinato presbitero il 22 maggio 1806 e nominato cappellano della parrocchia di S. Pietro in Assisi. Più tardi viene incaricato dell'assistenza spirituale delle monache del monastero di S. Andrea e di vari conventi della città.
Ancora giovane viene riconosciuto come uomo di cultura e nominato insegnante di lettere nelle scuole municipali di Assisi, svolgendo così un'apprezzata opera educativa. Circondato da gruppi di ragazzi attraversa la città, li fa cantare e li raccoglie a pregare davanti a qualche edicola sacra.
Nel suo apostolato mette al primo posto i giovani e i poveri ai quali dedica tutto se stesso. Tutto quello che possiede lo dà ai poveri, i quali dicono: "Per noi don Antonio è il più grande amico".
Detto "il prete dell'Angelus", a mezzogiorno, al suono della campana, invita la gente, dovunque si trova, per strada e nelle bettole, a recitare con lui la preghiera mariana.
Predicatore instancabile ed efficace, è invitato a predicare anche a Perugia e in altre città vicine. È un confessore ricercato.
Nella sua vita spirituale don Antonio ha come riferimento il mistero del Natale, l'Annunciazione, l'Incarnazione, la divina maternità di Maria.
Il popolo lo considera un santo. Di lui vengono attestati molti prodigi: previsioni del futuro, levitazioni, conoscenza dei segreti dei cuori, guarigioni, estasi, bilocazioni per la recita simultanea dell'Angelus in diversi luoghi.
Il 9 novembre 1848 spira dopo aver detto: "L'anima mia va in paradiso. Sia lodato Gesù e Maria".
È sepolto nella chiesa di S. Pietro in Assisi.
Dopo l'inizio del processo canonico per la Beatificazione, il Papa S. Pio X , il 23 agosto 1905, lo dichiara 'venerabile'.
La chiesa di Assisi ha recentemente ripreso la sua causa di beatificazione ed è in chiusura la fase diocesana.